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Piano mobilità sostenibile
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I progettisti dello studio SIPET e Sistema, incaricati da Agenda21Laghi, hanno prodotto i loro elaborati. Sono 6 report pubblicati nella sezione “mobilità sostenibile” del sito di Agenda21Laghi e liberamente scaricabili.
Nel complesso analizzano la situazione della mobilità esistente, la domanda attuale e le infrastrutture ed i servizi esistenti, ed avanzano proposte distinte, ma integrate e integrabili.
Si tratta della ciclabilità, del trasporto pubblico con bus a chiamata e del car pooling.
Nomi forse misteriosi, ma che denominano esperienze già realizzate in molte aree territoriali simili alla nostra, ad elevata dispersione abitativa o a “domanda debole”.
Ora tocca a noi, che abitiamo questi paesi, decidere se vogliamo impegnarci a sperimentare soluzioni non miracolose, ma che potrebbero funzionare.
Spesso incontro, anche tra gli Amministratori comunali, molto scetticismo.
Fuori dai centri urbani, dove si può rispondere alla domanda di mobilità con un efficiente trasporto pubblico, si dice che non ci siano alternative praticabili all'auto privata.
Può essere che sia così, ma mi domando come mai in altri posti si progettano e realizzano con convinzione chilometri e chilometri di piste ciclabili, ampiamente sfruttate e frequentate da migliaia di persone.
Evidentemente altrove (in Germania, Olanda, Danimarca, Svizzera) abbondano capacità progettuali, da noi abbondano filosofi di scuola scettica.
Forse più che di filosofie è opportuno parlare di ipotesi concrete.
E' vero che qualche Comune realizza tratti di piste ciclabili, non più lunghe di qualche centinaio di metri, che la Provincia ha realizzato due anelli ciclabili intorno ai Laghi di Varese e Comabbio, e che nessuna di queste opere fa parte di un progetto unitario di sistema. O che si fanno nuove strade (ad esempio il tratto di SP1 da Cocquio a Cittiglio) senza neanche prevedere uno spazio sicuro riservato alla ciclabilità.
O che ciascuno riserva percorsi alle biciclette con modalità tecniche diverse, per fondo, larghezza, segnaletica e altro.
Abbiamo delle linee di autobus pubblici pochissimo frequentate, con utenti che si misurano nell'ordine delle unità (ce lo dicono i dati di utilizzo aggregati).
Intanto le stazioni delle Ferrovie dello Stato, abbandonate da anni, precipitano nel degrado.
Si potrebbero fare esempi che dimostrano che già ci sarebbe spazio per razionalizzare l'esistente, senza proposi progetti faraonici, irrealizzabili nelle attuali condizioni dei bilanci pubblici.
Non so se le soluzioni che verranno abbozzate siano quelle giuste, so però che varrebbe la pena, quanto meno, discuterne.
Per chi condivide con me questo desiderio e questa curiosità, suggerisco di sbirciare il programma dell'incontro pubblico che si terrà
 
Venerdì 28 ottobre, ore 20,45
Centro Congressi Don Guanella
Ispra Barza
 
e che alleghiamo a questa news.
 
 
Fulvio Fagiani – Coordinatore di Agenda21Laghi

 

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